La stagione 1993/94 è senz'altro da annoverare tra le annate da ricordare nella storia ultra centenaria delle bianche casacche: dopo quattro anni di purgatorio nei dilettanti infatti mister Caligaris riesce nell'impresa di riportare tra i professionisti la Pro Vercelli soprattutto grazie alle reti del magico trio d'attacco formato da Provenzano, Weffort e Artico, ma anche grazie alla sostanza a centrocampo di Cervato.
Il campionato inizia con un tranquillo 0a0 a Cuneo che lascia comunque intravedere qualcosa di buono a livello di gioco ed intenti: infatti nei sei turni successivi la Pro conquista dieci punti su dodici e su tutti spicca il favoloso 5 a 3 ottenuto sul campo del Moncalieri principalmente grazie alle magie del trio Pro-Wef-Art.
Il 24 ottobre 1993 le bianche casacche cadono in quel di Sanremo per dendo 2 a 1... in altre annate potrebbe essere il preludio di una involuzione ed invece tutto torna a posta con due vittorie ed un pareggio seguite da una caduta sul campo dei senesi della Colligiana che con questa vittoria salgono in cima alla classifica.
Moncalieri 26/9/1993
MONCALIERI-Pro Vercelli=3-5
Moncalieri: Miglino, Dini, Domiziano, Malaballa, Caputo, Milani, Reggio, A. Bochicchio, Barison, Formato, Di Vincenzo.
All.: G. Bochicchio
PRO VERCELLI: Beccari, Lo Porto, Montabugnoli, Sella, Storgato, Izzo, Rinaldi, Cervato, Weffort, Artico, Provenzano.
All. Caligaris.
RETI: 2' Formato (M), 25' Artico (P), 30' Weffort (P), 33' Provenzano (P), 45' Artico (P), 51' Formato (M), 66' Provezano (P), 70' rig. Formato (M).
Bruciati dalla sconfitta in provincia di Siena i ragazzi di mister Caligaris vogliono dimostrare di poter combattere per il primo posto e ottengono sei vittorie nelle sei gare successive mandando al tappeto Nizza Millefonti, Migliarinese, Camaiore, Savona, Valenzana e Cuneo ( ai cuneesi e al Camaiore la Pro rifila ben cinque reti).
A gennaio la squadra sembra rallentare un po racimolando "solo" quattro punti in tre partite e cadendo per 2 a 0 a Grosseto in virtù di due calci di rigore assegnati ai padroni di casa dall'arbitro Ciulli di Roma.
Grosseto 6/2/1994
Stadio Comunale
Grosseto-Pro Vercelli=2-0
GROSSETO: Sabatini, Sferrazza, Ciocari, Pelucchini, Sani, Vagni, Bindi, La Salvia, Battistini, Bifini, Sacchini
PRO VERCELLI: Beccari, Lo Porto, Tonin, Cervato, Storgato, Izzo, Monetta, Col, Weffort, Artico, Provenzano.
All.: Caligaris.
RETI: 39' rig. e 71' rig. Battistini (G).
Dopo questa sconfitta mancano ancora dodici partite e tre punti da recuperare alla Colligiana.
Le bianche casacche tirano fuori tutto quello che hanno e centrano un altro filotto di sei vittorie consecutive portandosi da -3 a +3 sui senesi subito prima dello scontro diretto: momento clou è la sconfitta interna della Colligiana battuta 2 a 0 dal Savona e la contemporanea vittoria sul campo della Sarzanese per 3 a 1 grazie alle reti di Weffort (doppietta per lui) e Storgato.
il 27 marzo i bianchi vogliono evitare una sconfitta nello scontro diretto e con la Colligiana il risultato è di 0 a 0 quando restano da giocare solo più cinque partite e ci sono tre punti di vantaggio da difendere in classifica.
Dopo il pareggio sul campo del Nizza Millefonti (2a2) e la vittoria casalinga contro il fanalino di coda Migliarinese, la Pro vive un momento storico sul campo del Camaiore: mentre le bianche casacche pareggiano 1 a 1 con gol di Storgato, i senesi cadono in casa per 2 a 0 contro il Grosseto: i duecento tifosi vercellesi a seguito della squadra possono finalmente festeggiare il ritorno tra i professionisti e cancellare il ricordo di Pontedera di quattro anni prima.
Camaiore 24/4/1994
Camaiore-Pro Vercelli=1-1
CAMAIORE: Alberti, Germignani, Rombi, S. Benedetti, Cavallo, Coluccini, Mallegni, Samaria, Bonuccelli, M. Benedetti, Maccheroni
All.: G.L. Benedetti.
PRO VERCELLI: Beccari, Lo Porto, Montebugnoli, Cervato, Storgato, Izzo, Cattin, Tonin, Weffort, Monetta, Provenzano.
All.: Caligaris.
RETI: 80' Cervato (P), 88' Bonuccelli (C).
Il giorno dopo "La Stampa" di Torino dedica un bel pezzo a firma Roy Lepore al ritorno in Serie C2 delle bianche casacche vercellesi:
"La Pro Vercelli pareggiando 1 -1 con il Camaiore e approfittando della sconfitta della Colligiana per 1-0 con il Grosseto ha staccato in Versilia il biglietto per la C2. Al triplice fischio del signor Rivolon giustificata l'esultanza da parte dei piemontesi seguiti a Camaiore da un pullman di tifosi che si sono fatti sentire e notare nel corso della partita con mortaretti, fumogeni e trombe. Una promozione meritata quella della formazione di Caligaris che nel corso del campionato ha dettato legge. Il pareggio contro il Camaiore è giusto anche perché la partita era sentita specialmente da parte del Camaiore dopo il 5-1 subito all'andata. Sostanzialmente è stata corretta con tre sole ammonizioni: Tonin e Provenzano per la Pro Vercelli e il capitano Benedetti M. perii Camaiore. Ricca anche di emozioni, con due calci di rigore reclamati uno per parte, con un salvataggio sulla linea da parte di Gemignani e con duelli molto interessanti tra difensori e attaccanti. In campo c'erano i bomber del campionato. Weffort 20 reti, Bonuccelli con quello di ieri è arrivato a quota 17, 101 reti personali della carriera, e Provenzano con 16 reti. Dunque, molta attenzione c'è stata in campo in una partita tattica ben preparata dai due mister. Il Camaiore parte subito in attacco con Benedetti che su calcio di punizione «pesca» Coluccini che sfiora il pallone di testa. Ci prova due volte all' 11 ' e 13' Bonuccelli a deviare prontamente, ma le sue conclusioni sono alte. Al 21' il reclamo per il Camaiore per il fallo di rigore non assegnato.
Cross di Simone Benedetti intercetta di mano Cattin, ma l'arbitro fa continuare. Al 26' è la Pro Vercelli a richiedere il rigore per un intervento su Weffort, ma anche in questo caso l'azione è proseguita. Al 29' salvataggio sulla linea di porta da parte di Gemignani. Primo vero pericolo per il Camaiore. E' Cattin che si trova solo in area, in posizione forse un po' dubbia, tira, il portiere Alberti non trattiene il pallone, arriva però Gemignani ed allontana il pericolo. Risposta immediata del Camaiore con Mallegni, uno dei migliori, che controlla bene un pallone in area, ma invece di tirare prefe¬ risce l'appoggio ad un compagno che viene però anticipato dai difensori piemontesi. L'ultima occasione del primo tempo è di Maccheroni che serve Bonuccelli che viene sbilanciato al momento di colpire il pallone, inutile le proteste del bomber blu-amaranto. Nel secondo tempo la partita si vivacizza ancora di più. Montebugnoli al 52' cintura in piena area Bonuccelli ed anche in questo caso i camaioresi reclamano il rigore. Al 55' Massimo Benedetti serve Bonuccelli che di testa manda alto. Al 57' la cosa più bella della partita la fa vedere Bonuccelli. Cross di Simone Benedetti ed il centroavanti che in rovesciata sfiora l'incrocio dei pali. Al 79' giunge la rete della Pro Vercelli che gela i tifosi camaioresi".
Belli anche le righe dedicate dal mitico Gian Paolo Ormezzane alla vecchia Pro a poche ore dalla vittoria che riapre le porte del professionismo alle bianche casacche:
"La squadra continua a indossare casacche bianche e pantaloncini neri. Talora i giocatori attuali si ricordano di una vecchia definizione, leoni. Milano, antico capitano, si rimboccava le maniche
e le vere mezze maniche diventavano i rivali. Forse arriverà qualche telegramma importante. O forse ci sarà un silenzio ignorante o imbarazzato, in un calcio che sogna l'America, il Giappone, e che
non può perdere tempo, rimanere impantanato in una risaia di memorie".
Al triplice fischio parte la festa per squadra, per i giornalisti e, soprattutto, per i duecento vercellesi al seguito... ma la vera kermesse per il ritorno in C2 è fissata per una settimana dopo quando al Robbiano approda il Savona che viene piegato per 3 a 0 grazie a due reti di Provenzano e ad un gol di Izzo; il campionato termina con un bel pari sul campo della Valenzana e, solamente otto giorni dopo è gia tempo di iniziare il "torneo per lo scudetto", competizione a play off contro le squadre italiane capaci di imporsi nei rispettivi gironi del campionato dilettanti (i gironi dei dilettanti in quella stagione erano otto).
La Pro finisce nel girone di qualificazione insieme a Brescello e Varese dovendo affrontare i lombardi al Robbiano nel match inaugurale e gli emiliani fuori casa alla terza partita del girone (la seconda partita è tra Varese e Brescello). I varesotti impegnano i vercellesi più del previsto, la partita sembra bloccata sul risultato di 0 a 0 ed un simile risultato complicherebbe non poco il prosieguo della competizione, poi per fortuna una magia di Provenzano su punizione manda in visibilio il popolo del Robbiano e regala mezza qualificazione alla Pro.
Nella seconda gara il Varese vince in casa contro il Brescello cosicchè per conquistare effettivamente il passaggio alle semifinali ai ragazzi di mister Caligaris basta pareggiare sul campo degli emiliani (che per l'occasione giocano al Mirabello di Reggio Emilia).
L'inizio dell'incontro è una vera doccia fredda per la Pro ed in particolar modo per il numero 1 Beccari che viene bucato due volte in 20' dal bomber locale Magnifico; sembra che ormai il sogno scudetto finisca qui ma subito prima dell'intervallo Welfort rimette in discussione il risultato con uno dei suoi gol belli e importanti.
La ripresa vede i vercellesi assaltare all'arma bianca la porta difesa da Quintavalla che solo quando ormai mancano 10' al fischio finale si vede costretto a capitolare una prima volta su una punizione spettacolare di Provenzano e poi all'87' su autogol del compagno di squadra Campana.
Superato il girone non senza difficoltà la Pro si tuffa a capo chino nelle due semifinali-scudetto che la vedono impegnata contro i forti veneti del San Donà, capaci di eliminare la Vis Pesaro, squadra considerata fino a quel momento una delle candidate alla vittoria finale. Il 29 maggio al Robbiano la tensione è ancora una volta troppo forte e i padroni di casa ottengono solo uno 0 a 0 contro i veneti mentre il 1° giugno a San Donà il pareggio per 1 a 1 regala alla Pro il pass per la finalissima: a siglare le reti della giornata ci pensano Col per i bianchi al 37' ed è invece Meacci a pareggiare al 90' per i biancazzurri.
Il giorno dopo l'importante trasferta in terra veneta Roberto Eynard così racconta ai lettori de "La Stampa" l'importante pareggio ottenuto dalle bianche casacche: " In alto le bandiere e i canti, la Pro è in finale. Pareggiando per 1-1 nel minuscolo stadio di San Dona l'undici di Caligaris vede schiudersi le porte della supersfida che vale lo scudetto dei Dilettanti. Un risultato frutto di una prestazione esemplare sotto l'aspetto sia tattico che agonistico. I bianchi, condotti per mano da Col e Cervato, non solo non si sono fatti invischiare nella ragnatela dei veneti (i padroni di casa hanno pressapoco recitato lo stesso copione del Robbiano), ma ben presto hanno assunto il comando delle operazioni. Fin dall'avvio si è intuito che la Pro poteva farcela. Mentre in difesa Tonin annullava il temuto Meacci e Storgato non esitava a spazzare la propria area, Lo Porto imbrigliava prima Giacomini e poi Bonafin.
Ma soprattutto il pressing di un Cervato superbo sia per grinta che per acume tattico, consentiva a Col di orchestrare alla sua maniera la manovra dei bianchi. Così la Pro iniziava a macinare gioco e con il passare dei minuti si faceva sempre più vedere dalle parti di Cecconi. Rinaldi sulla fascia destra godeva di ampi spazi e li sfruttava con incisive volate mentre Provenzano sull'altro fronte era sempre insidioso e al centro Weffort toccava pochi palloni, ma fondamentali per l'azione offensiva vercellese. Anche sull'out sinistro Izzo appariva in crescendo rispetto alle ultime prove mentre Cattin in mezzo al campo tamponava e rilanciava, fornendo un utile contributo alla causa. Beccali poteva così dormire sonni tranquilli e la supremazia della Pro iniziava a farsi più evidente. E dopo mezz'ora di studio (solo al 27' Meacci incornava a lato un traversone di Giacomin) i bianchi facevano le prove generali del gol: Cattin galoppava sulla destra e toccava per Rinaldi in area, pronto il tiro della giovane ala, ma il pallone sibilava a lato di pochissimo. Puntuale, sei minuti più tardi ecco il gol-qualificazione: doppio palleggio aereo di Weffort ancora sulla destra e palla smarcante per Col il cui sinistro infilava Cecconi in uscita: 1-0 e grande esultanza dei gioca¬ tori in campo e del piccolo gruppo di sostenitori bicciolani sugli spalti. Il San Dona accusava il colpo e la Pro saliva in cattedra sfiorando il raddoppio in due occasi ni: al 42' su un cross di Rinaldi "attin sbucciava la palla sul dischetto del rigore mentre al 45', ancora l'ispirato Rinaldi, offriva una bella palla a Provenzano. Il sinistro del bomber però lambiva l'incrocio dei pah. Ripresa. In vantaggio di un gol i bianchi si facevano più cauti arretrando il baricentro del gioco. Toccava così alla difesa il maggior lavoro: ma invano Cappelletto e Giacometti cercavano la testa di Meacci. Cervato, Lo Porto, Tonin e gli altri difensori costringevano le punte veneziane a girare al largo dalla zona pericolosa. I locali erano pertanto costretti a cercare, con molte difficoltà, la soluzione da lontano. Soltanto nell'ultimo quarto d'ora anche perchè Provenzano doveva lasciare il campo per un sospetto stiramento e Weffort accusava la stanchezza, i locali riuscivano a chiudere la Pro nella sua metà campo. Ma ugualmente i biancocelesti non sapevano produrre altro che corner e mischie sterili: Boccali era infatti impeccabile tra i pah e nelle uscitu. In compenso Rinaldi continuava a punzecchiare la difesa locale e pescato da Weffort obbligava Cecconi ad un difficile intervento. Ma al 90' il San Dona riusciva con un'azzeccata combinazione a raggiungere la Pro: Seno fuggiva sulla destra e sul suo traversone Meacci staccava indovinando il «sette» alla sinistra di Beccari. Era 1*1-1 che consentiva ai veneti di mantenere la lunga imbattibilità, ma soprattutto permetteva alla Pro di proseguire sulla strada verso lo «scudettino».
San Donà di Piave 1/6/1994
SEMIFINALE DI RITORNO
San Donà-Pro Vercelli=1-1
SAN DONA': Cecconi, Zanon, Rizzetto; Roma, Gotti, Giacornini, Seno, Cappelletto, Meacci, Giacometti, Giacomin
All: Glerean.
PRO VERCELLI: Beccari; Lo Porto, Tonin; Cervato, Storgato, Izzo; Rinaldi, Col, Weffort, Cattin, Provenzano
All: Caligaris.
RETI: 37' Col (P), 90' Meacci (S).
E si arriva così all'ultimo atto dopo una stagione di 38 partite giocate al massimo... la Pro trova ad attenderla la corazzata Giulianova, squadra capace di eliminare i rivali del Teramo, nonchè il favoritissimo Benevento. In Abruzzo per più di un'ora sembra non esserci partita: i ragazzi di giorgini fanno impazzire i bicciolani e nel giro di un'ora realizzano ben tre reti grazie a Minuti (13'), De Feudis al 32' e Palladino al 63'. Per gli ospiti sembra davvero finita ma la squadra di mister Caligaris non muore mai: Welfort al 68' e Col (ancora lui, l'uomo dei gol determinanti già capace di risolvere la semifinale di ritorno) al 83' rimettono la Pro in carreggiata in vista del ritorno.
Come facilmente prevedibile la gara di ritorno si gioca in un Robbiano praticamente esaurito con ben 3.500 spettatori (di cui 300 tifosi ospiti): la gara è stupenda, degna di una categoria superiore e con tante occasioni create da una parte e dall'altra. Ad inizio ripresa Welfort spreca un calcio di rigore facendosi parare il tiro da Merletti ma per fortuna Artico, al rientro dopo un infortunio che l'ha tenuto lontano dalla squadra per ben tre mesi, sfrutta un bel cross di Tonin e realizza di testa la rete che regala alla Pro l'"ottavo" scudetto della sua storia.
Vercelli 12/6/1994
FINALE DI RITORNO
Pro Vercelli-Giulianova=1-0
PRO VERCELLI: Beccari, Tonin, Montebugnoli, Cervato, Storgato, Izzo, Rinaldi, Col, Welfort, Monetta, Provenzano.
All: Caligaris.
GIULIANOVA: Merletti, Scaramazza, Parisi, Di Bari, Ulivi, Dragone, Minuti, Briata, Palladino, Caruso, Pinciarelli.
All: Giorgini.
RETI: 89' Artico (P).
Il giorno dopo la finale Piermario Ferrario commenta con questo articolo il trionfo vercellese: " Esaltante Pro Vercelli. Un volo d'angelo di Artico regala ai bianchi lo scudetto numero otto. Un gol che resterà a lungo scolpito nella mente dei fans vercellesi. «Un'emozione grandissima. Non ho parole - commenta il goleador vercellese -. Quando ho visto Tonin sulla fascia ho sperato che centrasse "teso" così ho potuto anticipare il difensore di quel poco che mi ha consentito di arrivare per primo sulla sfera». Il resto è tripudio con Artico «braccato» dai fans bianchi. «Sono contento per tutti coloro che mi sono stati vicino in questi tre mesi difficili» fa in tempo a spiegare l'ex juventino prima della meritata doccia. Corretti in campo, signorili nel dopo partita: uno scudetto Giulianova squadra e tifosi l'hanno conquistato. Mister Giorgini, acclamato dal popolo giallorosso commenta: «E' stato un boccone amaro ma, d'altra parte, anche noi abbiamo conquistato la C2 al 90' a Frosinone. L'incontro è stato tirato: due gran belle squadre che hanno onorato il calcio». Lo spogliatoio di casa, intanto, ribolle d'entusiasmo: «E' stata una gara difficile, ce lo aspettavamo - commenta con un filo di voce mister Caligaris -. Abbiamo subito cercato di sfondare ma loro si sono difesi ottimamente. Il nostro merito è stato quello di averci creduto sino in fondo». Ritiene di aver vinto giocando la carta Artico? «Hanno vinto tutti i ragazzi della rosa. Artico - risponde il "Caliga" - era recuperato, dunque ho pensato fosse utile gettarlo nella mischia». Alessandro Provenzano è euforico: «Ditemi se non sono un veggente. Vi ricordate le mie prime interviste? Quest'anno alla Pro vinceremo tutto... Scherzi a parte sono soddisfatto della mia stagione: centrare C2 e scudetto in una sola stagione non è certo impresa agevole. Così come riuscire a portare quasi quattromila persone al Robbiano a metà giugno». Fuori i fans del Giulianova si «gemellano» con quelli vercellesi, sciarpe e bandiere giallorosse si fondano in un'unica entusiastica festa dello sport che invade le vie della città. «Non ho parole, grazie ragazzi» è l'unico commento del presidente Ezio Rossi. Quindi altri protagonisti dello scudetto. «Superman» Beccari ha aperto il festival tricolore contro il Varese, lo ha chiuso altrettanto alla grande contro il Giulianova: almeno tre parate salva risultato. «Si vince in undici. Il merito è tutto della squadra» sostiene con un largo sorriso. Quindi una battuta: «D'altra parte dovevo giocarmi la riconferma. Credo di esserci riuscito. Voi cosa ne dite?». Ultimo a lasciare lo spogliatoio Marco Weffort: «Stavo per combinarla davvero grossa. Purtroppo sul rigore i difensori giuliesi mi hanno un po' innervosito. Fortunatamente ci ha pensato Artico». Quindi, nel momento della gioia un ricordo-dedica: «Vorrei dedicare questo gol a mio padre che è scomparso da vent'anni e non ha mai potuto vedermi giocare neppure una partita. Sicuramente questo mio scudetto è tutto per lui».