Carlo Rampini, il "folletto"

Carlo Rampini in maglia bianca. Immagine da wikipedia

"Nel 1903 un avvenimento eccezionale mise in subbuglio il clan dei ragazzi del campo della fiera; un gruppetto di studenti, con a capo il liceando Marcello Bertinetti, fece la sua entrata nel nostro regno con un autentico pallone per il gioco del calcio. Ammutolimmo tutti, facendo corona attorno a quel giovanottone in calzoncini corti, che stringeva tra le mani il pallone ed intanto ordinava ad uno di togliersi la giacchetta ed il cappello per segnare la porta, all'altro di  fare il portiere, ad altri due di fare i terzini, ed agli altri quattro o cinque di fare gli attaccanti. Lui troneggiava in campo e comandava il gioco".

Queste le parole di Carlo Rampini nel ricordare l'inizio dell'avventura calcistica sul campo della fiera di Vercelli nonchè l'inizio della sua carriera di pedatore, una carriera che l'avrebbe portato ad essere uno dei migliori sportivi della sua epoca e uno dei mostri sacri nella storia della Pro Vercelli.

Primo marcatore di tutti i tempi con la maglia della Pro, primo calciatore a segnare una doppietta con la Nazionale italiana, autore di 106 reti in sole 99 partite (quindi con una media maggiore di un gol a partita) numero di marcature impressionante tenendo in conto il fatto che Rampini era una mezzala, non un attaccante, e questa sua prolificità era dovuta alla sua notevole fisicità, al suo dinamismo e, infine, alla grande intesa con l'esterno Carlo Corna.

Rampini e Corna (nati entrambi nel 1891) si erano conosciuti tirando calci ad un pallone sul terreno irregolare dell'attuale piazza Mazzini ed erano subito diventati amici: la loro amicizia profonda e sincera divenne famosa quando si venne a sapere che Rampini per ogni gol realizzato con la Pro riceveva dal presidente Bozino un sigaro (o anche due per le partite di cartello come i derby contro il Casale) che poi rivendeva per aiutare il fratello di Corna gravemente ammalato.

In campo Rampini viene soprannominato "il folletto" per le sue caratteristiche e si schiera con altri tre giocatori dietro l'unico attaccante vercellese come parte dello schema 2-3-4-1 che all'epoca era molto in voga.

Piccolo di statura e con tratti somatici vagamente orientali, Carlo giocava quindi da interno sinistro; veloce e agile dopo gli allenamenti tornava a casa saltando un paracarro dopo l'altro (fonte treccani.it), dotato di un ottimo dribbling aveva un mancino letale che si dimostrava tale soprattutto se scoccato da grande distanza.

In Nazionale realizza la sua prima rete il 9 aprile 1911 a Parigi, e segna altre due reti alla Francia il 17 marzo 1912 mentre fa il suo ultimo gol in maglia azzurra nella partita Italia - Belgio del 1 maggio 1913, partita famosa per la presenza in campo di nove giocatori vercellesi su undici (non vercellesi solo De Vecchi del Milan e il doriano Fresia). A causa di una buona offerta di lavoro in Brasile, Rampini lascia il calcio e la Pro a soli 24 anni, quando la squadra si trova all'apice della fame e dei successi; rientra dalla sua esperienza di lavoro nel 1920 e durante il ventennio fascista vive facendo l'agricoltore nell'azienda di famiglia.

 

Il giornalista di "Lo Sport Illustrato" Emilio Colombo, descrive con queste parole il Rampini calciatore in un articolo apparso sulla sua rivista il 28 febbraio 1915: "Rotto a tutti i segreti del gioco, Rampini ha saputo sfruttare sul terreno tutta la sua abilità. Nessun giocatore ha dimostrato di saper volere più del vercellese. Nella mischia, nel fervore della battaglia, Rampini è stato sempre il combattente più abile, più aspro, più coraggiosamente attivo. Nell'arco attaccante vercellese, Rampini era la freccia sempre pronta allo scatto. ha saputo imporsi sempre: col dribbling stretto ma studiato e astuto; con la fuga travolgente; tutto solo contro due o tre avversari, oppure concordando il gioco con quello del compagno di linea. Ha giuocato all'ala prima; poi mezzala sempre a sinistra. In gara è testardo, quasi cattivo. Ama la lotta: per lui l'avversario rappresenta un nemico... E Rampini non si è mai inchinato di fronte a nessuno".

 

ESORDIO: 17/3/1907  Pro Vercelli-Juventus=2-0

ULTIMA GARA: 15/11/1914 Pro vercelli-Nazionale Lombardia=9-0

 

Stagione Serie Presenze Reti
1907 II Categoria

4

3
1908 II Categoria 5 8
1908 I Categoria 6 3
1909 I Categoria 6 3
1909/10 I Categoria 16 16
1910/11 I Categoria 17 18
1911/12 I Categoria 19 27
1912/13 I Categoria 17 22
1913/14 I Categoria 7 6
1914/15 I Categoria 2 0
TOTALE   99 106
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