Con l'animo che vince ogni battaglia

Il racconto in chiave epica, enfatica, nazionalista e ideologizzata del Campionato mondiale di calcio del 1934 attraverso una selezionata antologia di articoli coevi tratti da quotidiani, riviste e pubblicazioni dell'universo editoriale del regime, in un gioco di rimandi allusivi tra gesta sportive e imprese politiche, primati calcistici e sfide diplomatiche che restituiscono adeguatamente il clima di mobilitazione degli anni trenta e le connessioni tra propaganda, investimento ideologico sullo sport e obiettivi politici del Fascismo.

 

L'antologia raccolta e preparata da Alessandro D'Ascanio è, al di là di come si voglia guardare ai mondiali del 1934 e alla storia italiana di quegli anni, un documento eccezionale per la capacità di far trasparire nelle sue pagine il clima che si viveva e respirava nell'Italia di quei giorni e di quel periodo. Certamente quel mondiale, come tanti altri campionati del mondo, non fu privo di polemiche e di accuse di favoritismi verso la squadra padrona di casa, ma proprio questo rende il libro un documento storico utile e importante per farsi una idea di un'epoca in cui certamente il calcio aveva già una importanza "mondiale", seconda forse solamente al più popolare ciclismo, che fece vivere al paese dei giorni di gioia crescente man mano che la Nazionale si avvicinava al traguardo finale anche grazie alle gesta di Silvio Piola e Pietro Ferraris.

 

 

 A cura di Alessandro D'ascanio, Con l'animo che vince ogni battaglia, ed. Solfanelli, 128 pag., 2014

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