"Ciccio" Braghin, l'uomo dei miracoli

Braghin negli anni da calciatore. Immagine da wikipedia

Un antico adagio dice che nessun uomo è profeta nella propria patria. Niente di più vero per Maurizio "Ciccio" Braghin, biellese di nascita e che dopo una discreta carriera da pedatore nelle Serie A, B e C degli anni '80 ha fatto bene soprattutto da allenatore ed in particolar modo  Vercelli, dove allena in due periodi: la prima volta tra 2000 e 2002, la seconda tra 2010 e 2013.

 

Passato per le giovanili di Pro Vercelli e Biellese verso la fine degli anni '70, Braghin disputa alcune stagioni in Serie C nella Biellese e nel Varese conquistando coi varesotti una promozione in B nel 1980; dopo aver giocato in Lombardia altre due stagioni da titolare passa all'Avellino dove esordisce in Serie A in un Torino-Avellino del 12 settembre 1982. Già ad ottobre però l'Avellino lo restituisce al Varese in B dove termina la stagione 1980/81 e dall'estate 1981 passa alla Triestina dove trascorre tre stagioni in cadetteria. Dopo uno stop forzato di tre anni (perchè coinvolto nel caso del Totonero-bis) torna a calcare i campi di calcio grazie al Piacenza che, nel giro di due stagioni, porta dalla c1 alla B. Chiude la Carriera alla Carrarese nel 1992.

 

Appesi gli scarpini al chiodo inizia ad allenare la Primavera del Piacenza nel 1996 arrivando alla prima squadra nel 1999/2000 insieme a Daniele Bernazzani a seguito dell'esonero di Luigi Simoni. All'esperienza sulla panchina del Piacenza seguono: Pro Vercelli, Rodengo Saiano, Pergocrema, Ivrea e nuovamente Rodengo.

Nel luglio del 2010 ritorna a Vercelli per allenare la Pro Belvedere Vercelli ( poi rinominata F.C. Pro Vercelli 1892) e nel giro di due anni porta la squadra dalla Serie D alla Prima Divisione, grazie al ripescaggio, e alla Serie B vincendo i playoff contro Taranto e Carpi.

Esonerato dalla Pro nel 2012 per far posto a Camolese, viene richiamato dalle Bianche Casacche pochi mesi dopo ma non riesce ad evitare la retrocessione della sua Pro.

 

Negli anni successivi allena ancora sulle panchine di Carrarese, Lumezzane, Savona, Biellese e Città di Cossato.

 

La Stampa, 30 maggio 2000

Così Roberto Eynard de "La Stampa" presentava 24 anni fa l'arrivo di Ciccio sulla panchina della Pro.

 "La ricetta dell'Omone dai capelli riccioluti è fatta di ingredienti semplici,  come del resto è il nocciolo del calcio: Maurizio Braghin, quarantunenne neo mister della Pro, a differenza di molti tra i suoi predecessori promette poche cose ma sostanziose: lavoro, lavoro e ancora lavoro, sudore, sudore e poi ancora sudore. Il tutto spizzicato da una bella manciata di chiarezza e semplicità. A sentirlo ci sembra di tornare indietro di qualche stagione, esattamente all'anno della sua venuta da calciatore qui a Vercelli: allora il timone del comando era affidato a Sergio Caligaris, l'ultimo mister vincente della Pro. E anche lui, ne più né meno, aveva pronunciato le due fatidiche parole «lavoro e sudore», senza infarcirle di orpelli e proclami di grandeur come in tanti hanno fatto in questi anni di delusioni. «Non voglio promettere nulla, perchè non è giusto farlo debutta Maurizio -. Le uniche cose certe sono il lavoro e la chiarezza nei rapporti. Perchè a tutti i giocatori della Pro chiederò sacrifici ed abnegazione». Braghin, lei è al suo esordio in C2 come allenatore, ma l'esperienza del dopo Simoni a Piacenza indubbiamente le ha insegnato molte cose... «Piacenza per me è una piazza particolare: con questa società ho un rapporto speciale perchè per sei anni ho guidato prima gli Allievi e poi la Primavera. Quindi ho avuto l'opportunità di diventare il secondo di Simone e poi di subentrargli alla guida della formazione maggiore. Anche se la stagione si è conclusa con la retrocessione in B è stata un'espe�rienza molto proficua e intensa». Poi le è arrivata questa proposta della Pro.. «Che ho accettato con grande entusiasmo. Lavorerò con gente che conosco da un sacco di anni (Sandro Turotti in particolare n.d.r.) e con hi quale ho un ottimo rapporto. Inoltre la società ha dei programma interessanti e voglia di fare bene. Visto che mi è stata offerta questa opportunità ho accettato subito, anche perchè la Pro nel panorama della C riveste un ruolo di primo piano con la sua storia centenaria». Lei si immerge per la prima volta nel mare della C2... «Però è un campionato che conosco. Quest'anno ho visto un sacco di partite: ad esempio dello Spezia, squadra attrezzata per la C1, oppure di Pro Patria, Rondinella, Pro Sesto. E della Pro che quasi ogni settimana vedevo all'opera su Quartarete». Che idea si è fatto? «Di un torneo in cui l'agonismo riveste grande importanza» Che modulo adotterà? «La solita zona 4-4-2. Ma potrà essere modificala a secondo delle caratteristiche dei giocatori. Per il momento è ancora presto per parlarne. Ho appena firmalo il contratto e quindi bisogna ancora stabilire le linee strategiche. Cosa che faremo nei prossimi giorni». Lei ha chiuso la sua carriera di giocatore come leader della Pro, sarà Fogli il Braghin della sua Pro? «E' un bravissimo giocatore che conosco da molto tempo. La sua esperienza sarà molto utile». Il presidente parla di una Pro con molti giovani... «E io mi auguro che ci siano, specie se sono ambiziosi e hanno qualità per emergere». Braghin che cosa prometi»; al suo nuovo popolo? «Tanta serietà e lavoro». Maurizio Braghin, nuovo mister della Pro".

Anno Serie Presenze Reti
1992/93 C.N.D. 31 9
1992/93 Coppa Italia 1 1
TOTALE   32 10
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